Due “MUCCHE” nella terra dei TORI

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Scritto da Giorgio
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Cari “Uomini Liberi” come sapete il Kayak non è la mia unica passione (mia moglie dice che ne ho anche troppe !!!!) e sicuramente in prima fila metto la passione per le moto d’epoca che amo anche guidare in lunghi tragitti.
        Io e il mio amico Sirio (proprietario anche lui di una Moto Guzzi V7 Special del 1970 – quando siamo assieme chiamiamo le nostre moto “le gemelline”) dopo aver condotto le “Gemelline” nel 2010 per 8300 Km a Capo Nord , abbiamo sentito il desiderio di portare le Guzzi V7 Special (chiamate all’epoca per la loro colorazione bianca e nera, come bovini dal manto pezzato, appunto le “mucche della strada”) ai punti più a Sud ed Ovest del nostro continente; rispettivamente Capo de Tarifa (Spagna) e Cabo da Roca (Portogallo).
        Il tutto inizia con il trasferimento, in traghetto, da Genova a Barcellona; dopo un lungo trasferimento in un paesaggio anonimo, rallegrato, però, nella parte finale dall’attraversamento della bella Sierra Nevada, raggiungiamo Granada dove visitiamo la “Alhambra” (splendida residenza moresca del 1200). Il raggiungimento del primo dei nostri primi punti “cardinali” è Punta Europa a Gibilterra (UK); luogo immaginario di una delle due mitiche colonne d’Ercole. Raggiungiamo poi Punta de Tarifa che è effettivamente il punto più a Sud del continente europeo; visibile spartiacque tra Mar Mediterraneo ed Oceano Atlantico. Il viaggio continua e si dipana attraverso l’Andalusia  con direttrice Nord.
 Meritatissima sosta a Siviglia con visita alla villa Reale dell’Alcazar; prima di entrare in Portogallo con meta la capitale Lisbona. A pochi kilometri da Lisbona visitiamo Cabo da Roca dove l’Europa termina ad Ovest, bella e rinomata punta che si protende verso l’Atlantico; costeggiamo poi la spiaggia dell’Estoril fino al Ponte di Vasco de Gama (8 km di lunghezza) che ci porta sulla strada per Madrid. Lasciata Lisbona, inizia il viaggio di rientro con direttrice Est verso Madrid. Purtroppo la mia moto non vedrà mai la periferia di Madrid perché nello stesso giorno del mio compleanno (17 Settembre), nel paese spagnolo di Don Benito a 250 Km da Madrid nella regione di Estremadura, accusa un’avaria non riparabile in loco (rottura dell’ingranaggio principale della distribuzione). Ma come sempre le moto Guzzi hanno un cuore e il tutto avviene, per fortuna, a poca distanza da un meccanico che, pur conoscendo bene le Moto Guzzi (anche lui collezionista di moto d’epoca), non riesce per mancanza di pezzi di ricambio a riparare il danno. Con il cuore a pezzi per la separazione e per il danno subito decido di tornare in aereo in Italia e lascio il mio compagno di viaggio rientrare da solo; che non si perde certo d’animo e raggiunge Viareggio dopo un giorno e mezzo e quasi 2000 Km in solitaria: “mitico Sirio”. Se siete preoccupati per la sorte della mia “gemellina”, non preoccupatevi, vi dico subito che è già tornata a casa e a breve – dopo la ricostruzione dell’ingranaggio – tornerà a correre di nuovo: prossima meta per il 2015 i paesi del Baltico, Lettonia, Estonia e Lituania. Un abbraccio, alla prossima riunione e sempre “Water e Freedom” …. GIORGIO
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