Conosciuta come la competizione della fine del mondo, l'edizione 2012 è particolarmente importante: ricorre infatti il 10° anniversario della Patagonian Race ed, in suo onore, quest'anno saranno in campo 20 squadre provenienti da vari paesi, per una manifestazione che si preannuncia, come sempre, altamente spettacolare: gli sfidanti potranno utilizzare solo mappa e bussola per orientarsi in regioni selvagge ed inesplorate che sono ritenute, a ragione, tra le più belle al mondo. Il percorso impegnativo , passi di montagna innevati, oscure foreste primordiali e splendide vallate mai toccate dall'uomo. E’ una sfida in discipline diverse tra cui trekking, kayak, mountain bike ed altri sport a diretto contatto con la natura, di team di quattro persone alla scoperta di aspri terreni: le lunghe distanze da percorrere e le imprevedibili condizioni climatiche costituiscono una prova assai ardua. Vari, i soprannomi della Patagonian Race: “l’ultima corsa selvaggia”, “la competizione d’avventura più dura del mondo” e “la Dakar delle corse d’avventura”. L’evento, oltre ad essere sicuramente divertente, è portatore di un messaggio significativo in quanto vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fragilità e la bellezza di alcuni ambienti naturali, come la Patagonia cilena. Da 10 anni sportivi ed avventurosi di diverse nazionalità hanno intrapreso questa avventura indimenticabile per provare emozioni irripetibili e ricordarci quanto sia importante prendersi cura dell’ambiente: 20 squadre, 10 giorni, 1 vera esperienza selvaggia nel mondo ecologico del futuro della resistenza e delle sfide naturali. E tanta soddisfazione ed entusiasmo finali, dei partecipanti. Buona. Mancano ormai pochi giorni e poi...Buona "Patagonian" Race!